domenica 22 luglio 2012

Si torna dalla ginecologa...

4 giorni dopo attendevo in sala d'aspetto dalla dottoressa. Sulle gambe il mio solito fascicolo con tutte le ecografie fatte finora, i suoi appunti sui miei problemi e i risultati dei dosaggi. Altrimenti dovrei ripeterle di nuovo tutto, impossibile che si ricordi tutto di tutti i suoi pazienti. In più ho anche la carta che mi ha rilasciato l'endocrinologo con diagnosticata la mia tiroidite autoimmune, per non farmi mancare nulla, e... la cartelletta con gli esami di mio marito. Ho il difetto che quando sono in tensione non riesco a stare ferma e così continuo a muovere frenetica le gambe. E, tanto per migliorare la situazione, la dottoressa è in ritardo con le visite. Penso e ripenso a quello che devo dirle, agli esami che vorrei che mi prescrivesse, e a come gli esporrò i problemi del mio lui. Sono convinta che mi tranquillizzerà come sempre, che mi dirà di non preoccuparmi come ha sempre fatto. Ma ho un nodo in gola che mi blocca anche la salivazione. Finalmente vedo uscire la dottoressa dallo studio, mi dice di accomodarmi e intanto si ferma a parlare e a scambiarsi delle carte con la segretaria. Io entro in studio stringendo la mia pappardella di carte così forte che le nocche delle mani diventano bianche e, una volta seduta, riprendo a muovere come una schizzofrenica le gambe. Sono un filo di nervi.
La dottoressa arriva e appena si siede mi viene l'impulso di saltarle al collo singhiozzando e chiedendole aiuto... ma per fortuna mi trattengo.
- Allora dimmi
- Si abbiamo iniziato la ric...
- Scusa ti spiace se faccio qualche telefonata?
E prima di avere una mia risposta, con un malloppo di carte tra le mani si mette a chiamare alcune pazienti
- Buongiorno 'tizia' sono la dottoressa G. Volevo dirti che ho l'esito del pap test ed è tutto negativo, continua con gli ovuli...
Evviva la privacy oO non si fa problemi a chiamare davanti a me per nome e cognome le ragazze dando diagnosi e suggerimenti intimi.
Alla terza telefonata, notando probabilmente i miei movimenti compulsivi ed il mio guardare e riguardare l'orologio mi chiede quasi infastidita
- hai fretta?
- no, no. l'importante è che riesca a tornare a lavoro per le 14 e 30 perchè non ho chiesto permessi...
-ah vabbè, allora le telefonate le faccio dopo.
Grazie al cielo! Le passo il mio fascicolo che si mette a sfogliare e inizio a parlare
- Stiamo cercando una gravidanza da un anno senza successo. Ho un ciclo molto irregolare, ogni 2 mesi. Lei mi aveva prescritto inofolic ma mi da allergia e non riesco a prenderlo. Mi riempio mani e piedi di bolle d'acqua fastidiose. Mi ha fatto fare i dosaggi di prolattina e progesterone che sono risultati perfetti. Ho provato gli stick di ovulazione ma sono positivi costantemente. Ho sempre pruriti intimi, soprattutto dopo i rapporti. L'altra volta mi ha dato meclon ed è passato per una ventina di giorni ma poi è tornato. E poi ho perdite bianche, ho paura sia candida. Due mesi fa il medico di base mi ha anche fatto fare gli esami tiroidei ed è risultata una tiroidite cronica di hashimoto. L'endocrinologo ha detto che non sono necessarie pillole perchè i valori sono bassi, ma ha detto di informare la ginecologa facendole leggere questo, perchè in caso di gravidanza potrebbero esserci problemi al feto. Volevo sapere come devo procedere ora, che esami devo fare.
Lei legge anche il referto endocrinologico velocemente
- Da quanto tempo hai detto che cercate una gravidanza?
- un anno
- e tuo marito non ha fatto ancora lo spermiogramma?
- si, bè ecco, l'ha fatto la settimana scorsa e gli esiti non sono bellissimi
- fammi vedere
le passo il foglio e mentre legge trattengo il fiato
- bè sono un po' pochini...
- si e sono anche un po' bruttini...
Sento che gli occhi mi si riempiono di lacrime mentre lei continua a leggere, la fronte le si increspa. Poi senza dire una parola prende il mio fascicolo e inizia a scrivere. Io cerco di leggere per capirci qualcosa, il cuore mi salta un battito quando leggo "infertilità involontaria da..."
- da quanto hai detto che cercate una gravidanza?
porca...
- un anno, 12 mesi!
"infertilità involontaria da 12 mesi"
Poi apre un cassetto della sua scrivania, tira fuori un agendina, sembra telefonica. La scorre, e sul mio fascicolo segna un numero di telefono con vicina una scritta illeggibile.
Dopo secondi che sembrano ore alza gli occhi e mi guarda finalmente
- Ti ho segnato il numeri di un centro d'infertilità. Chiama e fissa subito un appuntamento di coppia, tanto passerà tutta l'estate prima che vi possano vedere. Intanto ti visito e poi ti spiego bene
Ok, ora non ci capisco più nulla, alla parola 'centro d'infertilità' il mio cervello ha smesso di funzionare, blackout.
Mi visita velocemente e ripete le cose di sempre
- Tutto a posto, ovaie perfette, utero perfetto, niente che non va
- E i pruriti? Non è candida?
- Solo un po' di batteri, ti prescrivo il meclon per altri 10 giorni. Ma... come l'ha presa tuo marito?
- Bè... lui è convinto che gli esami siano sbagliati perchè era un po' nervoso, vuole rifarli
- Per me è inutile, meglio che stia tranquillo per questi mesi senza pensare a esami o altro, il centro vi dirà cosa fare. Poi se vuole rifare l'esame a tutti i costi che lo faccia. Tanto basta andare in bagno e masturbarsi un po'!
E scoppia a ridere! Ride... io trattengo a stento le lacrime e lei ride a crepapelle. Forse rendendosi conto che io non ho raccolto la sua battuta cambia subito argomento.
- Comunque gli esami dell'endocrinologo me li riporti poi quando sei incinta, così valuteremo il da farsi
- Perchè io sarò incinta in futuro...?
- Si, certo che lo sarai.
Il suo tono è distaccato, non so se prendere per vere le sue parole e crederci o no...
Ecco questo era tutto quello che avrei voluto sentirmi dire... niente centri d'infertilità, niente battute fuori luogo... ma solo un "stai tranquilla che un figlio lo avrai". Una parola di conforto, un fievole lume nel buio che mi avvolge e che riempie le mie giornate da una settimana. Invece queste parole ho dovuto quasi estrargliele a forza, e non erano nemmeno convinte.
Alla fine della visita mi rivesto e lei ricomincia a spiegarmi
- Devi chiamare subito questo centro, loro vi faranno fare tutti gli esami del caso e vi seguiranno.
- Ma... io non devo fare esami? Il mio ciclo è sempre sballato e...
- No, tanto faranno fare tutto loro. Per i cicli irregolari potrei prescriverti il clomid ma è inutile stimolare le ovaie quando dall'altra parte non c'è... nulla.
Sento il vuoto sotto i piedi... non c'è nulla... cerco di aggrapparmi a qualche cosa
- E... e se avessi le tube chiuse? Ho letto che c'è un esame che...
- No, tanto se al centro opteranno per la fivet, anche se dovessi averele tube chiuse non succede nulla, perchè le tube vengono overpassate
Fivet... ha detto fivet... inizio a vedere nero
- E... e per i pruriti? Possibile che continuano a tornare... poi le perdite...
- Te l'ho detto, una settimana di clomid e torna tutto a posto. E' inutile che vi stressiate a fare esami, tanto al centro vi faranno rifare tutto. Ascolta se è da un anno che non riuscite ad avere una gravidanza è perchè c'è un problema. E il problema abbiamo appurato che è di tuo marito. Tu sei perfetta, non hai nulla che non va. Chiama al più presto il centro e non perdete tempo

Abbandono lo studio in una nuvola di confusione mentre la dottoressa mi urla allegra
- e mi raccomando, fammi sapere
- si certo
ma sapere cosa, che tra dieci minuti si sarà ridimenticata di me. Mando un messaggio veloce a mio marito
- Amore... ci ha diretti direttamente in un centro d'infertilità... ha parlato di fivet. niente esami per me, farà tutto il centro ha detto
Dentro di me il vuoto, forse peggiore di quello provato fuori dal centro 4 giorni fa, con gli esiti di mio marito freschi di stampa tra le mani. Ora ogni mia speranza è definitivamente crollata. Raggiungo la macchina non so come, perchè la mia testa è lontana anni luce, vaga in un'altra dimensione in cerca di un qualcosa che credeva di trovare oggi... ma che è definitivamente perso.
Arrivo al mio ufficio, salgo le scale assente, nonostante ci sia l'ascensore sul mio piano già pronto. Non voglio stare in spazi chiusi. Mi si chiude la gola, non respiro, tutto è annebbiato, ho gli occhi inumiditi dalle lacrime. Mi rifugio in bagno cercando di strappare tra i fischi dei miei polmoni qualche soffio di ossigeno. Un attacco di panico, come non riconoscerlo. Prima che sia troppo tardi chiamo mio marito, solo lui riesce a tranquillizzarmi quando capitano questi episodi, solo lui sa cosa fare.
Mi parla calmo al telefono, e non mi abbandona finchè i miei polmoni ricominciano a funzionare correttamente, finchè il mio cuore riprende il suo battito regolare, finchè riesco ad uscire dal bagno senza che nessuno capisca.

Nel pomeriggio continuo a riprendere il mio fascicolo per rileggere le 4 righe scritte dalla dottoressa... Dopo qualche ora mi faccio coraggio e provo a comporre il numero del centro. Una voce metallica mi segnala che il numero è sbagliato. Ha sbagliato numero, e non mi ha nemmeno detto qual'è il nome del centro che devo chiamare... mi scappa quasi da ridere per la situazione, peggio non si può. Non ho intenzione di richiamarla e richiederle il numero, così inizio a cercare tra la rete i numeri dei centri d'infertilità di milano per capire quale gli assomiglia di più. Alla fine lo trovo, è il San Paolo di Milano. Aggiungo il numero che mancava sul mio fascicolo e lo riposo. All'ennesimo sguardo furtivo alla mia cartelletta mi decido, riapro il fascicolo e compongo il numero. Appena squilla riaggancio. Che sciocca, devo stare calma. Devo solo chiamare e chiedere un appuntamento, cosa ci vuole... Ricompongo il numero, al terzo squillo risponde una voce di donna
- Ospedale San Paolo, boungiorno!
Io resto muta, non riesco a parlare, riaggancio.
Ok devo prepararmi, ripeto mentalmente cosa devo dire, devo solo prenotare la prima visita di coppia per infertilità. Parto con il terzo tentativo, risponde la stessa voce di prima, ma... non ce la faccio e riaggancio. E' troppo presto, non sono pronta, in pochi giorni sono stata catapultata in questo mondo fatto di mille esami, diagnosi, paure e non ho avuto modo di prepararmi. Non ci riesco... e poi forse il numero sbagliato è proprio un segno, questa chiamata non s'ha da fà. Sta sera ne parlerò con calma con mio marito e decideremo il da farsi assieme... e la telefonata la farò accanto a lui.


3 commenti:

  1. quando ti leggo mi sebra di rivievre quello che ho passato io con la differenza che mio marito non ha nulla che non va sono io quella "difettosa". questa gine non mi piace per niente però...anche io alla fine lh'o mandato gentilmente a quel paese quando non si spiegava come mai dopo il raschiamento io non ovulassi, operazione che ha fatto lei poi. quando mi guardava come fossi un alieno... anche per me è stato difficile fare quella telefonata ci ho messo quasi un anno ma alla fine giovedi ho appuntamento!

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  2. A me non è piaciuto il suo modo superficiale "Abbiamo appurato che il problema è tuo marito quindi non è necessario che fai esami".
    A mente lucida ci ho ragionato tanto, e mi sembra un discorso superficiale da fare. Perchè se da una parte c'è un problema significa che dall'altra parte non ce n'è? Una cosa non esclude l'altra, e segnali di qualche cosa che non va io ne ho, e anche molti. Così dopo 2 mesi ho trovato un'altra ginecologa, specializzata in infertilità di coppia, e ci andrò domani. Speriamo mi faccia fare qualche controllo serio e mi sappia dire un qualcosa di più sul mio ciclo infinito della frase "hai le ovaie un po' addormentate".

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  3. sono contenta anche per noi domani è un grande giorno in bocca al lupo

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