giovedì 31 ottobre 2013

Ricominciamo.... forse

La cura è finalmente conclusa! Il ciclo si è presentato in fretta, con un solo giorno di spotting e per una volta "bello". Niente nero, niente grumi, un bel ciclo rosso vivo NORMALE, come non lo vedevo da una vita. Speriamo sia un buon segno, indice che il mio endometrio è finalmente tornato come dovrebbe. Oggi ho chiamato il centro per prenotare l'istero diagnostica tra un mese circa. L'addetta non c'era, devo riprovare lunedì. Ho deciso di essere positiva e considerare di essere regolare questo mese. Al massimo, in caso di ritardi, chiamerò e rimanderò.
Ed io, io come sto? Non lo so. So solo che sono tanto tanto stanca. Avrei voglia di abbandonarmi e lasciarmi trascinare, non ho più la forza di contrastare le correnti contrarie. Mi sento in una bolla, tutto attutito tutto lontano da me. Almeno non soffro, almeno non tanto, non sento nulla. E' proprio così che mi sento ora, non sento nulla. Il nulla, forse non è poi così male. L'altro giorno l'ho detto a marito, senza piangere ne disperarmi. Gli ho parlato con una freddezza che non mi è mai appartenuta, come se la mia voce uscisse da un altro corpo: ho esaurito le mie forze, ho esaurito anche la rabbia che mi portava a combattere, mi sento solo tanto esausta, vorrei solo chiudere gli occhi e cancellare tutto. Tutto. Mi faccio cullare dall'apatia. Un'altra botta so che non la reggerei, lo dico con sicurezza e calma piatta. Ieri per caso ho scoperto che altre 2 ragazze che hanno fatto una parte di percorso con me sono in attesa della seconda gioia. Il mio stomaco si è un po' contratto, più per abitudine che per altro, e ho sentito dentro l'eco di un dolore lontano, come il suono di un sasso che cade in un pozzo profondo dopo molti minuti d'attesa. Sono un pozzo e mi sento vuota. Non riesco nemmeno più a provare dolore come prima. Non so se è positivo.

venerdì 25 ottobre 2013

La giustizia dov'è

Quando leggo certe cose non riesco a trattenermi.
Al mondo c'è gente come noi che lotta e soffre e lotta e soffre e lotta e soffre ogni mese, per anni, per quel figlio che ama già più della propria stessa vita, e già vive nei sogni, nel cuore, nella mente, ma non ancora nella realtà.
E poi c'è altra gente...
C'è altra gente che di figli ne riesce a fare tanti, uno dietro l'altro, addirittura otto, o più, non si sa, hanno forse perfino smesso di contarli. Chissà se ognuno di questi bambini è stato cercato ed è stato amato dal primo giorno, nel modo in cui ogni essere vivente avrebbe il diritto di essere voluto ed amato, o sono stati semplici "incidenti di percorso", "errori", definizioni orrende che spesso le mie orecchie sono costrette a subire... anche se mi rifiuto di credere che nel 21° secolo c'è ancora gente che riesca a mettere al mondo 10 figli incidentalmente.
C'è altra gente... che si rende conto, ad un certo punto, che non ha abbastanza cibo per nutrire e far sopravvivere tutti questi angeli. Così prende la decisione disumana di rinunciarne ad uno, una piccola batuffola con i capelli biondi, quasi bianchi e due grandi occhi chiari. Una bimba che mi ricorda tanto i capelli e gli occhi che ho visto tante volte nelle foto di marito da piccolo, una bambina che mi ricorda tanto l'immagine del figlio che vive nella mia immaginazione, quel figlio che avrebbe dovuto nascere a giugno, e che vivrà, forse, un giorno, nella mia realtà oppure resterà per sempre custodito in fondo al mio cuore.
E poi c'è gente... che decide di non affidare suo figlio ad una vita normale, ad una famiglia che gli possa dare l'amore ed il calore che magari riuscirà un giorno ad attenuare lo schifo, la brutalità, la merda, che è stato costretto a subire, la cicatrice di un rifiuto da parte di chi dovrebbe proteggerti, da chi ti ha messo al mondo, da chi dovrebbe custodirti come il più prezioso dei tesori e invece ti seleziona tra gli altri per gettarti via. Quanto un bambino riuscirà a convivere nella sua vita sapendo di essere stato "lo scarto", quanta stima riuscirà ad avere di sè stesso, quanto crudi saranno i suoi giudizi sui suoi errori e sulle sue scelte... non riesco nemmeno ad immaginarlo.
C'è gente... che quel bambino lo molla senza scrupoli ad un campo rom, pare che si faccia addirittura pagare, BEN 250 euro è il valore del piccolo angelo biondo.
C'è gente che molla un figlio senza chiedersi nemmeno che fine farà, che vita avrà, se vivrà. Loro almeno mangeranno per qualche settimana, con quei schifosi 250 euro che puzzano di morte.

E poi c'è gente... che di figli ne ha 14, quanti propri e quanti di altri non si sa. E decide di investire 250 euro per il piccolo angelo biondo dalla pelle purissima e chiara. Sì di investire, per il futuro, non per un atto d'amore. Perchè è già tutto scritto, il destino della piccola fata. Lei a 12 anni si sposerà, i suoi splendidi capelli ed i suoi occhi chiari, la sua rara bellezza, ne sono la garanzia. Lei si sposerà, e suo marito verserà una bella dote per avere il capo più prezioso di quella collezione "famigliare". La sua innocenza verrà violata, lei verrà violata ancora, ancora, ancora, perchè qualcuno ha deciso che poche misere cazzo di banconote avranno sempre più valore di lei.



giovedì 17 ottobre 2013

Ultimi giorni di progestinico... respiro profondo

Devo resistere, devo farcela. Sono gli ultimi giorni di progestinico e devo farmi forza, devo. Gli ormoni impazziti sono tornati a farmi visita. Ho solo voglia di piangere e di scagliarmi contro gli altri. Di solito sta cosa mi dura solo per un paio di giorni, ma oggi è il 4° giorno. Giorno 1 ho avuto un attacco isterico e ho lanciato il peluche del cane contro il muro urlando, per poi piangere fino a strozzarmi. Giorno 2 non so quanto ho pianto. Giorno 3 malinconia e depressione. Oggi, giorno 4:
- ho urlato parolacce per il vialetto di casa visto che hanno cambiato il codice del cancelletto ed il bottone s'è rotto, quindi ho fatto avanti e indietro 6 volte.
- già in ritardo ho beccato un automobilista rimbambito che voleva girare dove non poteva facendomi perdere 10 minuti. Gli ho strombazzato, urlato e gesticolato dietro mentre questo mi mandava affanc....
- ho litigato con mia mamma al telefono, perchè non ne posso più di sentirle ripetere che noi siamo fortunati, non abbiamo niente di cui lamentarci, abbiamo la salute, che ci pensa la vita a darti quel che meriti ed altre boiate simili. E allora noi ce lo meritiamo??? Abbiamo visto più medici noi in 3 anni di quanti ne ha visti lei in 55 e mi parla di salute? E già tanto che mi sono trattenuta dal slanciare il telefono fuori dalla finestra
- ho quasi litigato con marito per il litigio con mia mamma perchè dice che devo farmi scivolare le cose addosso.
Ed è passata solo mezza giornata! A tutto ciò ad irritarmi si aggiungono i 2 giorni di influenza intestinale, da cui ancora non sono guarita perfettamente. Un sonno tremendo 24 h al dì. Ed un male alle tette allucinante che mi prende forte qualunque cosa faccia. Riuscirò a sopravvivere alla fine della cura... o meglio sopravviveranno le persone che ho intorno? Non ne posso piùùùùùù

- 8 giorni

giovedì 10 ottobre 2013

Se io non potessi avere figli... lo adotterei

Posso dire che odio questa frase??? Non ne posso più di sentirla. Il 70-80% delle persone fertili, quando sentono parlare di infertilità, se ne escono con questa perla. "Perchè accanirsi, ci sono tanti bambini abbandonati"... oh ma che buone samaritane, mi commuovo! E perchè allora non li adottate voi? Se credete di avere la forza ed il coraggio di affrontare anni di burocrazia, psicologi, estranei che analizzano e giudicano il vostro modo di vivere, dolore... se credete di essere in grado di supportare un bambino che ha sofferto, e Dio solo sa cosa porta nel cuore, e Dio solo sa se e quanto sarà difficile... allora cosa state aspettando? E' facile giudicare la vita degli altri, è facile sparare vaccate, soprattutto quando si ha un bimbo tra le braccia e non si sa nemmeno cosa significa la parola "infertilità", se non si sa cos'è il vuoto, il vuoto. Quello che provo ogni volta che vedo un bambino che stringe la mano di un padre e mi chiedo se mai vedrò mio marito fare lo stesso, se potrò mai vantarmi con le amiche che somiglia tutto a me, o lagnarmi che io ho fatto tutta la fatica ma è identico a marito, mannaggia a lui. Il vuoto che provo quando passo le ore con mia nipote, giocando e ridendo, assaporo il colore della vita che solo un bambino sa portare, e poi lei esce di scena, se ne va, torna a casa dalla sua mamma, e appena si chiude la porta il mio mondo ridiventa in bianco e nero, un film muto. Quello è il vuoto, il silenzio che viene dopo, quanto ti rendi conto che era tutta un'illusione e quella vita appartiene agli altri, non a te. Secondo voi, donne dalle facili risposte, una donna prima di affrontare la pma non ci pensa all'adozione? Vi rispondo io: ci pensa tutti i giorni. Ma l'adozione non è una scorciatoia, è una strada in salita, a mio parere più ripida di ormoni, punture sulla pancia e inseminazioni. Con la pma i medici ti entrano nel corpo, con l'adozione cercano di entrarti nella testa e nel cuore. E' tutta lì la differenza. In ogni caso vieni sventrata nel tuo profondo, diventi una cavia, un essere da studiare.
Vi spiego una cosa che non a tutti è chiara: la maternità non è volere un bambino, la maternità è desiderare il proprio figlio, provare il desiderio animale, primitivo di sentirlo crescere dentro giorno dopo giorno, di generare la vita, creare un essere umano dalle tue cellule, creare un'altra te stessa. Una persona non potrà mai capire cos'è la luce se non ha mai visto il buio. La dà per scontato. Così non si può capire la serie di reazioni che scaturiscono in una donna a cui viene negata la maternità.
Alla luce di ciò vi pongo una domanda che mi frulla nella testa ogni volta che penso all'adozione: secondo voi è sufficiente il "non poter avere figli" come motivazione per l'adozione? La risposta che mi do, ogni volta, è che no, non lo è, ma non lo è neppure per la pma. Ci sono centinaia di coppie che non possono avere figli, ma non se la sentono di affrontare la pma, semplicemente rinunciano o aspettano ogni mese un miracolo. 
Per voi la soluzione è facile, non puoi avere un figlio, prendine uno, di un altro. No... non è così. Infertilità e adozioni non sono conseguenze l'una del'altra, sono due strade separate, che si possono magari incrociare, possono anche diventare una stessa strada, ma possono anche viaggiare parallele o in direzione contraria per sempre.
Attualmente io non la vedo come una soluzione ai miei problemi, non credo che adottare un bambino riuscirebbe a colmare il senso di vuoto che mi porto dentro, il senso di impotenza e di colpa che riempie le mie giornate, continuerei a sentirmi incompleta. E soprattutto un bambino non lo merita, non merita di essere un rimpiazzo, mi farei schifo da sola se lo facessi. Semplicemente al momento non ho accettato la mia condizione, e voglio lottare per cambiarla.
Forse un giorno, indipendentemente dall'essere riuscita ad avere un figlio mio o meno, deciderò di donare il mio amore ad un bambino meno fortunato, mi sentirò pronta per un passo tanto grande. Decideremo, io e marito. Al momento non ce la sentiamo, e non credo di dovermene vergognare.
Volete condannarmi per questo? Fatelo, pensate pure che io sia egoista e stia facendo una cosa contro natura. Io invece non vi condanno, perchè non si può condannare una persona che non può capire, che non ha mai provato.

martedì 1 ottobre 2013

Ultimo mese di cura! Olè

E anche questo mese è arrivato il ciclo, figurarsi. Ma non covavo illusioni, la parte razionale di me sapeva che sarebbe andata così. Sta volta almeno i sintomi da isterica mestruata mi hanno risparmiata, mi sento solo stanca, che dormirei ovunque. Ma cos'aspettarsi di diverso, queste 2 settimane sono state una corsa unica e uno stress fuori dal comune, tra sindacati, avvocati, centro per l'impiego, disoccupazione, corsi, colloqui, curriculum,... si vabbè, è vero che ste cose le fa marito, ma la stanchezza è virale giusto? Vien trasmessa... O almeno io sono come una spugna, assorbo i sentimenti degli altri. Ma di questo ne parlerò un'altra volta.
Tornando a noi, come dicevo è arrivato il ciclo. E questo segna l'inizio di un mese ancora più speciale: l'ultima, si spera, con quel dannato progestinico. Seeeeeeeeeeee - urla da stadio! Ovviamente non ho perso tempo, ho già scritto alla gine chiedendole come procedere visto che il mese prossimo dovrei fare la nuova istero operativa. Ma le cose non vanno sempre come ce le aspettiamo, e così niente anestesia totale, niente preoperatori, niente sogni beati senza dulur... la gine ha detto ceh questa volta mi tocca, rulli di tamburi: la diagnostica. Cioè sempre biopsia ma a mente lucida, sentirò mentre mi ravanano e mi tagliuzzano qui e là. Mannaia la peppa. Vabbè questa mancava al mio album di figurine. La delusione più grossa però è che dovrò aspettare un altro mese, oltre questo, perchè deve passare un mese intero senza cura. Questo non me l'avevano detto prima è!!!! Potere della pazienza senza fine vieni a meeeee!!!! Tanto ormai mese più mese meno. Almeno passeremo i nostri compleanni tranquilli, eccola la pollyanna che s'impossessa di me e cerca di tirar fuori sempre il lato positivo. Uff vabbè, tanto avevamo già in programma di affrontare la pma con il nuovo anno. Speriamo che questo 2014 sia il nostro anno però! Perchè inizio davvero a dare i primi segnali di "mò spacco tutto e mi faccio la icsi da sola, dove sono i bisturi???? Qualcuno sa se ci vogliono i bisturi???"