venerdì 13 luglio 2012

I giorni no...

E poi arriva uno di quei giorni in cui nonostante la tua positività, nonostante il tuo spirito di pollyanna che cerca di trovare il lato positivo ad ogni cosa, tutto sembra remarti contro, trascinarti via con la sua violenza. E tu provi ad aggrapparti con le unghie e con i denti ad ogni appiglio in quel fiume nero come le tenebre, pronta a lottare per la tua vita, per tuo marito, per il tuo sogno, non molli mentre una voce, una risata cattiva ti penetra nelle orecchie, sottopelle, nelle vene e ti fa rabbrividire, la risata di un destino che si prende gioco di te... in un giorno qualunque.
E proprio in uno di questi giorni arriva un'amica, avvicina una sedia al tuo tavolo e guardandoti negli occhi dice "ti devo dire una cosa..."
E tu sai già benissimo cosa ti vuole dire, dopo 8 mesi a spulciare ovunque sintomi e accortezze da assumere, riesci a riconoscere con il radar ogni piccolo segno. Hai già notato il suo viso più pieno, il suo corpo ammorbidito, e la sua reazione quando gli altri glielo facevano notare, non risentita o preoccupata per il suo fisico a cui tiene tanto, ma consapevole e tranquilla. Hai notato come quel giorno in cui tutti hanno prenotato al giapponese lei non ha preso il suo solito sushi. Hai notato il suo modo morboso di lavare la frutta che non le avevi mai visto mangiare prima. Hai notato le sue assenze frequenti per visite mediche, i suoi occhi più brillanti, le sue tappe frequenti al bagno, la sua debolezza. Tu l'avevi già capito da un pezzo... Solo una cosa non ti è chiara, perchè ha quell'aria funebre?
"sono incinta..."
e mandando giù un groppo in gola fai finta di non sapere nulla, non puoi di certo dirle che lo sapevi già, altrimenti il tuo "radar" farebbe pensare che stai cercando anche tu, e tutto vuoi tranne l'attenzione degli altri ai tuoi problemi, il compatimento, i pettegolezzi
"ma dai congratulazioni! è meraviglioso!!! Racconta dai, come l'hai scoperto, da quanto cercavate,..."
e in quel momento le tue orecchie vorrebbero solo tapparsi e non ascoltare più
"guarda lascia stare... è capitato e non so nemmeno io come sia possibile... e la cosa PEGGIORE è che sono 2. Quando me l'hanno detto ho urlato e ho pianto perchè non li volevo"
e mentre vorresti solo buttare in terra la tua sedia e scappare, scappare da quelle parole che ti fanno male, che ti feriscono nella carne senza che tu capisca a fondo il perchè, fanno male più di un pugno nello stomaco o uno schiaffo in pieno viso dalla tua migliore amica, ti ritrovi a consolarla
"ma dai su, non dire così, è un dono meraviglioso... anzi due... devi solo esserne felice, vedrai che andrà tutto bene"
"guarda spero solo che la mia vita non cambi"
e poi come un lampo di luce nell'oscurita, una contraddizione con quanto detto prima, inaspettata e odiata ormai dalle tue orecchie, arriva la domanda.
"e voi quando? non state cercando?"
Senti la tua maschera cedere, rischiare di frantumarsi di fronte a tanto dolore e a tanta assurdita, ma non vuoi, non puoi, nessuno deve sapere nulla di te, di voi, dei vostri problemi. E allora il dolore parla per te, prende le tue veci, si impossessa del tuo corpo, della tua testa, delle tue parole, e vuole ferire a sua volta, fare male agli altri quanto gli altri fanno male a te
"ma come certo che sei strana?"
e lei resta a fissarti "in che senso?"
"ma come fino a pochi mesi fa stavi a dirmi che secondo te avevo buttato via la mia vita sposandomi, che dovevo ancora godermi la vita, che ero una pazza a impegnarmi così giovane... e ora mi chiedi quando faccio un figlio? non ti sembra assurdo?"
lei impallidisce con gli occhi sbarrati, balbetta "n-no... non posso aver detto delle cose simili dai, non posso essere stata così stronza, mi avrai fraintesa"
"no, non ho frainteso nulla, ogni tanto bisognerebbe ragionare prima di dar aria alla bocca, tutto qua"
E il tuo dolore è soddisfatto, dopo tanto tempo si è preso la sua rivincita, occhio per occhio..., mentre tu ti senti solo svuotata e meno padrona di te stessa. Il dolore sta prendendo pian piano possesso di te

3 commenti:

  1. purtroppo per questa fase ci siamo passate tutte...è la prima fase. Imparerai a convivere anche con questo Bimba. Ma non dire che "nessuno deve sapere, nessuno deve capire i tuoi problemi", perchè il dolore si divide, si spezzetta in tanti piccoli pezzi e si danno a chi merita, per alleggerire il carico.

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  2. Bimba cara e dolce, sappi che ai giorni no spesso seguono quelli si, che vale di più togliersi un sassolino dalla scarpa che comprarsele delel scarpe nuove! Avrai la tua rivincita, la avrai, noi siamo qui con te a sorregegre i tuoi più intimi pensieri e desideri. Lo sai, è l'esercito delel farfalle.
    Ti abbraccio

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  3. Grazie ragazze
    Allafinearrivamamma come dici tu il dolore si spezzetta e si da "a chi merita". voglio essere io a decidere chi saranno le persone che mi staranno a fianco in questo percorso. Ho già sbagliato una volta a condividere il mio dolore con una persona che ora mi evita come un'appestata. E la persona che in questo episodio avevo davanti era proprio la più sbagliata e la meno discreta che io conosca.

    Raffaella spero davvero di avere la mia rivincita un giorno, ora come ora mi sembra così difficile crederci. Ma io non mollo è, che soldato farfalloso sarei ^^

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