mercoledì 22 gennaio 2014

Parliamone!

Parliamone... capisco che di coppie infertili ce ne sono tante, che il nostro non è un problema di salute definibile grave, anzi come tendono a dire in tanti semplicemente non abbiamo un problema di salute (cosa opinionabile visto i polipi, iperplasie e quant'altro mi sia venuto a trovare in questi tre anni). Definiamo la nostra più una mancanza, LA mancanza di una parte di noi. Va bene, noi non abbiamo la priorità. Questo lo capisce chiunque si trovi nella nostra situazione. Basti vedere i tempi d'attesa nel pubblico, a volte a dir poco inavvicinabili, che dobbiamo affrontare per ogni sacrosanta visita od esame, basti vedere la serie di farmaci ed integratori che la mutua non passa, i costi e quant'altro. E questa sensazione l'avrà percepita ancora di più chi come me ha la fortuna di essere ancora in una età favorevole, che non presuppone corse contro il tempo (quante volte mi sarò sentita dire: proviamo questo o quello tanto siete giovani... e con sti discorsi sono passati 3 anni), e soprattutto chi non ha patologie tanto gravi da rendere il concepimento naturale quasi impossibile. Lo capisco, mi va bene, lo accetto (fino ad un certo punto). Io sono una persona molto paziente, e disponibile, e comprensiva... fin troppo. Capisco che per molti non abbiamo il diritto di trovarci la pappa pronta, visto che non abbiamo la priorità. Dobbiamo sbatterci per trovare il centro giusto, che faccia l'esame giusto, la maggior parte delle volte a decine e decine di km da casa affrontando innumerevoli spese di trasporto, il più andando privatamente per accorciare i tempi, correre per farmacie, diventare insopportabili ai medici di base che sono stufi di vederci con il nostro elenco infinito di esami da prescrivere (l'ultima volta che sono stata dalla mia DOC mi sono resa conto di avere ormai più famigliare il suo portico di quello della mia precedente casa in cui ho vissuto per 2 anni), e avendo ormai il timore e la vergogna di chiedere l'ennesimo permesso a lavoro ad un datore ormai dubbioso e preoccupato sul nostro stato di salute visto il numero di visite del'ultimo anno. Ma non tutte possono parlare e spiegare a lavoro quello che stiamo affrontando, siamo in Italia. E magari non abbiamo nemmeno la voglia di parlare e spiegare, molte volte pure i nostri famigliari ne sono allo scuro.
Va bene, lo sto accettando, cerco di guardare la cosa dall'esterno e capisco che per molti stiamo affrontando un percorso non necessario, non fondamentale, potremmo semplicemente accettare la volontà di Dio e bla bla bla tante boiate che vengono dette. Quindi i costi, il tempo, le corse di sta battaglia ce li dobbiamo ingoiare come bocconi amari. Perchè siamo noi a volerli, non è una cosa obbligatoria. Ok, mi va bene. Quello che porca puttana non mi va bene è che molte volte ci trattano come fossimo noi i medici, e dobbiamo sopperire alle mancanze dei medici. Dobbiamo prenderci la laurea ad honorem in ginecologia, andrologia, urologia etc. etc. Non basta farsi 100 km con 3 ore di coda solo per farsi dare un foglio pieno di esami, fare le corse la mattina per andare dalla dottoressa prima del lavoro e richiedere le impegnative, rifare le corse per tornare a ritirarle, chiamare e mandare email ad innumerevoli laboratori analisi nei buchi di tempo che il lavoro ti concede perchè sti cavolo di esami sembra non farli nessuno, e la tua dottoressa di base non ha la più pallida idea di dove tu possa farli, ed il centro è sempre a 100 km di distanza e quindi vorresti risparmiati altre 3 ore di coda e una mattinata di lavoro perso. No, non basta! Perchè quando finalmente, esausta ma soddisfatta, trovi un centro diagnostico abilitato a 20 minuti da casa questo ti dice che le impegnative sono sbagliate, e di farle rifare. Senza però specificarti cosa va cambiato perchè la dottoressa dovrebbe saperlo, è il nuovo standard della regione. Quale dottoressa, la mia? ahahahahahahah... senza contare che se torno lì dicendo che ha sbagliato rischio l'impiccagione e di certo mi dirà che lei ha semplicemente trascritto quello che ha richiesto il centro. E così ti ritrovi di fronte all'ennesimo intoppo, senza sapere cosa fare, ricercando in internet come una pazza ed aumentando il tuo bagaglio culturale in ginecologia, andrologia, urologia,... ed adesso anche in medicina di base e amministrazione della sanità italiana. Con l'herpes che ti è uscito dal nervoso: porca zozza!!!!

2 commenti:

  1. Ti sono compagna di herpes, anche il mio corpo si sfoga così.....cosa dirti? Che hai ASSOLUTAMENTE e INDISCUTIBILMENTE tutte le ragioni? Non serve a niente, lo so. L'unica cura per la frustrazione e la rabbia per quanto mi riguarda la trovo nella comprensione delle altre Cercatrici, nel sostegno, nel sapere che siamo in tante ad affrontare tutto questo, un esercito silenzioso ma forte e tenace!!!

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  2. Troppo facile per gli altri, per quelli che non si trovano nella nostra situazione, dire che possiamo accettare la cosa.
    Ti capisco tesoro e ti abbraccio.
    Miky

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