lunedì 19 maggio 2014

Coincidenze coincidenze

Non voglio parlare del dolore di questi giorni, del senso di vuoto e di perdita, della disperazione nel vedere mio nonno gelido ma con le guance del solito rosso ciliegia, dei risvegli notturni tra le lacrime, dell'incapacità di accettare... no, mio nonno non se n'è andato, mio nonno è qui, con me, per sempre.
Voglio parlarvi delle coincidenze strane, assurde, che mi hanno accompagnato in questi giorni.
A partire da mio marito, miscredente per natura ormai, che mi guarda e mi dice "Sai, io sono convinto che tuo nonno tornerà. Sono sicuro che loro ritornano, nella stessa famiglia, dopo poco tempo, con una nuova nascita. Pensa a tuo nipote, a chi assomiglia, chi teneva sempre la testa come la tiene lui?". E ci penso e mi sento gelare. Non ci ho mai pensato, non ho mai collegato le cose. Mio zio se n'è andato 3 mesi prima che mia sorella restasse incinta. Mio zio teneva sempre la testa piegata come mio nipote. Mio zio che assomigliava a mio padre quanto mio nipote assomiglia al nonno. Forse questa è l'unica consolazione, il pensiero che nonno non ci ha lasciato per sempre ma resta vicino a noi e magari la sua anima un giorno tornerà. Questo mi permette di fermare le lacrime ogni tanto.
Poi succede che al funerale, mentre una marea di persone mi stringe le mani per farmi le condoglianze, una donna avvicina il suo viso al mio orecchio e mi sussurra "Vedrai che ora tuo nonno ti manderà un regalo bellissimo" e se ne va. Quella donna non sa nulla di me, la conosco appena, di sicuro non sa nulla della mia storia ma le sue parole inaspettate riescono a farmi crollare in lacrime.
Il giorno dopo racconto di quella donna a mia madre e lei resta con la bocca spalancata per qualche minuto. Poi mi dice che a lei è capitata una cosa ancora più assurda. Il giorno della morte di mio nonno una sua cliente la chiama per farle le condoglianze. Le dice che è rimasta stupita leggendo l'annuncio perchè proprio quella mattina l'aveva chiamata la figlia per raccontarle un sogno strano che non capiva. Aveva sognato me, incinta. Io non ho mai visto lei, lei non ha mai visto me. Io non so nulla di lei e tanto meno lei sa nulla di me. Ma nel sogno lei sapeva chi ero, ed ero incinta. Stranita da questo sogno ha pensato di chiamare subito la madre per raccontarglielo. Tutto questo poche ore prima che nonno volasse via.
Io non so se tutte queste sono coincidenze, segni, pura fantasia, come i tanti uccellini che continuano a volarmi pericolosamente davanti alla macchina dal giorno in cui lui ci ha lasciati. Il primo che ho visto, davanti al vetro della macchina, poche ore prima di ricevere la telefonata, l'ho subito collegato a lui, ho pensato che lui magari sarebbe volato via così, finalmente libero. E ancora sta mattina, un piccolo pettirosso mi ha fatto inchiodare mentre faceva delle piroette a pochi centimetri da me, senza alcuna paura che potessi tirarlo sotto.
Mio nonno c'è, lo so, e non mi lascierà.

3 commenti:

  1. Ti auguro anche io che ti mandi da lassù il regalo più prezioso. Un abbraccio.

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  2. Io ci credo. Secondo il mio buddismo le anime delle persone che ci lasciano rimangono per un pò in uno stato di "latenza" e poi tornano in un'altra vita. E' un bel pensiero, perchè ti fa capire che nulla scompare, cambia solo forma e sembianze....ti abbraccio forte forte!!!

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  3. anche io ci credo, tuo nonno è li con te e si sta impegnando per mandarti il tuo dono!!!

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