Ciao nonnino,
hai scelto proprio una bella giornata per lasciarci. In cielo non c'è traccia di una nuvola ed è di un blu stupendo. Non farai fatica a trovare il paradiso con un giorno così. Se chiudo gli occhi già ti vedo, con il tuo cappello di paglia, il bastone di legno fatto da te per scacciare le bisce dal prato, il tuo passo lento e tranquillo, pronto a questo nuovo viaggio. L'ultima volta che ti ho visto me l'hai detto "sto per fare un lungo viaggio, sto morendo, prenderò il treno e via. Ma prima voglio combattere ancora un po'". E nella tua vita hai sempre combattuto, e hai sempre vinto. Quante volte ti abbiamo visto stremato in quel letto, pensando fossero i tuoi ultimi giorni. E ogni volta invece ci prendevi in giro, ti rialzavi e tornavi un po' più fragile ma sempre in piedi. Sei un lottatore e hai vinto. E hai vinto anche sta volta... hai vinto un meritato posto nel cielo.
Ogni giorno in cui i medici ci dicevano che era sempre peggio io non ci credevo, sapevo che da un giorno all'altro tu avresti riaperto quegli occhi, come ogni volta, e avresti iniziato a punzecchiarti con la nonna come al solito... quanto mi mancherà vederti prenderla in giro. Prenderla in giro anche da straiato in quel letto, e subito dopo cercarla disperato appena lasciava la tua stanza. Il vostro modo strano di volervi bene.
Hai resistito a 1000 tempeste ma questa volta hai deciso che eri troppo stanco, che era giusto che ti riposassi un po'. Te ne sei andato piano, senza far rumore, lasciando un vuoto immenso dentro di noi. Se ripenso alla mia infanzia tu e la nonna ci siete sempre stati, la mia infanzia siete voi. Le vacanze al mare, le estati in solaio, aiutarti con l'orto a raccoglier patate e pulire fagiolini, tu che mi insegni a scrocchiare le dita, tu che mangi solo la crosta del pane lasciando indietro la mollica perchè non si digerisce e io che te la rubo di nascosto, tu che prepari la pasta ben cotta, perchè al dente è cruda, il formaggio che non poteva mancare mai sulla tua tavola e che concludeva ogni pasto, tu che ti pulivi il mento sulla tovaglia facendo arrabbiare la nonna, le partite a bocce, i bagni in mare, la prima volta che mi avete portata in barca in cui tu hai fatto i bobi nemmeno partiti, tu che metti il sale nel caffè per sbaglio, tu con la tua voce roca ma decisa... quanto mi mancherà la tua voce.
Mi mancherà tutto di te nonno, e anche se so che è giusto così, che hai concluso il tuo calvario e qualsiasi cosa ci sia dopo sarà sicuramente meglio di quello che stavi vivendo ora, anche se eravamo tutti preparati al nostro addio... bè è difficile accettarlo, è difficile accettare di non vederti più. E' difficile...
Ma io so che ci rivedremo, un giorno ci riabbracceremo. Il nostro è solo un arrivederci.
Ciao nonnino
La morte non è niente.
Sono solamente passato dall'altra parte:
è come se fossi nascosto nella stanza accanto.
Io sono sempre io e tu sei sempre tu.
Quello che eravamo prima l'uno per l'altro lo siamo ancora.
Chiamami con il nome che mi hai sempre dato, che ti è familiare:
parlami allo stesso modo affettuoso che hai sempre usato.
Non cambiare tono di voce, non assumere un'aria solenne o triste.
Continua a ridere di quello che ci faceva ridere, di quelle piccole cose che tanto ci piacevano quando eravamo insieme.
Prega, sorridi, pensami! Il mio nome sia sempre la parola familiare di
prima: pronuncialo senza la minima traccia di dolore o di tristezza.
La nostra vita conserva tutto il significato che ha sempre avuto:
è la stessa di prima, c'è una continuità che non si spezza.
Perché dovrei essere fuori dai tuoi pensieri e dalla tua mente. solo perché sono fuori dalla tua vista?
Non sono lontano, sono dall'altra parte, proprio dietro l'angolo.
Rassicurati, va tutto bene. Ritroverai il mio cuore, ne ritroverai la tenerezza purificata.
Asciuga le tue lacrime e non piangere, se mi ami:
il tuo sorriso è la mia pace.
Un caro abbraccio...
RispondiEliminaMi dispiace tanto cara, un forte abbraccio.
RispondiEliminaMi dispiace tanto....ora sarà lassù sulle nuvole a giocare a carte e a passeggiare con altri nonnini, tra cui i miei....
RispondiEliminapiango come una fontana, i nonni sono fondamentali nella nostra vita e quando vanno via ci si spezza qualcosa dentro. io il mio l'ho perso molti anni fa ma ci parlo sempre e a volte quando può lui mi risponde nei sogni, o semplicemente mi abbraccia e lo sento sempre vicino. mi dispiace tanto ti abbraccio forte.
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