Nella mia mente continuo a rivivere le emozioni del nostro primo incontro perché mi rendo conto di quanto il tempo voli, lo vorrei fermare perché cucciola mia cresci troppo in fretta. Sabato 1 agosto a 37 settimane, 8 giorni prima del parto sono iniziate le perdite del tappo. Sapevo che era buon segno ma non significava per forza l'imminenza del parto, quindi buonina buonina aspettavo. Il giovedì ritiro gli ultimi esami da cui risultano leucociti nelle urine. Contatto il ginecologo che come sempre mi tranquillizza e mi dice di non prendere nulla. Il venerdì mattina arriva una contrazione diversa dalle altre, dolorosa, e ripenso alle parole delle ostetriche al corso 'tranquille che le contrazioni giuste saranno diverse, le riconoscerete subito'. Nelle ore successive ne seguono altre. Mi chiedo se siano proprio queste, ma non sono regolari quindi attendo paziente. Il pomeriggio ho la visita con l'anestesista. Io ho l'affanno e fatico un po a parlare. L'anestesista mi chiede cos'ho e quando le dico contrazioni mi guarda sorridendo e mi dice : qualcuno qui ha fretta.
Il venerdì notte non dormo, le contrazioni sono più frequenti ma non regolari, però fanno male. Così anche tutto il sabato. Inizio a preoccuparmi di dover stare così per altre 2 settimane. Domenica all'una di mattina mi sveglio con una contrazione ancora più forte, seguita subito da un'altra. Inizio a tenere i tempi e arrivano ogni 4-5 minuti ma non regolari. Provo a fare un bagno caldo e nella vasca mi accorgo di perdere sangue. Mio marito si spaventa e decide di non aspettare. Alle 2 di mattina siamo all'ospedale. Mi mettono sotto monitoraggio per mezz'ora e le contrazioni sono ogni 4-5 minuti sul 60 ma non regolari. Mi visitano e il collo è di 2 cm ma sono dilatata di 1. Il sangue è dovuto all'inizio della dilatazione. Mi dicono che potrebbe partire tutto a breve o volerci ancora qualche giorno e mi fanno scegliere se restare in osservazione fino alla mattina o tornare a casa e riandare quando le contrazioni sarebbero diventate regolari. Io decido di tornare a casa per far dormire un po' mio marito. Nel ritorno le contrazioni sono sempre più forti, quando arrivano mi devo sorreggere a lui, le gambe non mi tengono in piedi. A casa le contrazioni si ravvicinano a 3 minuti poi a 2. Ma non sono mai regolarissime, alcune volte ne salta una, altre volte arrivano con un po' di ritardo, quindi aspetto. Passo la notte sul divano monitorandole e alle 7 provo un altro bagno. Lì sembra rallentare tutto, le contrazioni arrivano più distanziate. Mi metto a letto e riesco a dormire un po' nonostante i dolori. La tregua dura poco e le contrazioni ricominciano ogni 2 minuti ma sempre irregolari. Alle 12,45 durante una contrazione sento un tac e mi sento bagnata. Vado in bagno perdo tutto il tappo rimasto e mi accorgo che perdo liquido, forse ho rotto le acque. Chiamo mia mamma, mio marito chiama i suoi, proviamo anche a mangiare qualcosa ma i piatti restano pieni, l'emozione è troppa, e partiamo per l'ospedale.
Subito l'ostetrica mi vuole controllare l'assorbente e mi conferma la prom, rottura delle acque. Mi attaccano nuovamente per mezz'ora al monitoraggio e guardando il tracciato mi chiede da quanto ho contrazioni ogni 2 minuti. Le dico dalla mattina ma mai regolari. Mi portano nell'altra stanza per visitarci: 3 cm di dilatazione ma collo non ancora appianato. Mi portano in camera dicendo che non è ancora travaglio e mi lasciano lì. Dopo poco ci raggiunge mia mamma. Da quel momento tutto diventa confuso. Ho solo stralci di memoria, io che mando a cagare mia mamma , che dico che ho cambiato idea e voglio tornare a casa, chiedo che vadano via tutti, chiedo l'epidurale. Ma tra una contrazione e l'altra sto bene, mangio e parlo con loro. Passano così le successive 2 ore. Alle 16 arriva l'ostetrica, mi attacca al monitoraggio e se ne va. Io mi accorgo subito che qualcosa non va, la linea delle contrazioni è piatta. Dico do chiamare l'ostetrica perché non funziona , ma mia mamma dice che sta ben segnando ma lei guardava la linea dei battiti deila bambina. Urlo che mi viene da spingere e di chiamare l'ostetrica. Mia mamma suona il campanello dopo aver tirato 10 cordini diversi becca quello giusto. L'ostetrica conferma che il sensore è messo male. Mia mamma le chiede se è normale che mi venga da spingere. Allora lascia perdere il monitoraggio e decide di visitarmi. Mi dice 'benissimo, 6 cm, andiamo in sala parto'. A me è rimasto il dubbio che abbia mentito sui 6 cm perché è partita di corsa dicendo alle altre di portare la sedia a rotelle. Finalmente andiamo al piano di sotto...
Resterà nella storia il gelato che non sono riuscita a terminare perché mi hanno portata giù di corsa, ananas e menta. Entrata nella sala l'ostetrica che mi accompagnerà durante il parto si presenta e mi chiede se voglio far pipì. Dico di sì ma sul water urlo che mi viene da spingere. Mi mettono sul lettino e mi visitano : ci credo sei a dilatazione quasi completa! Ma se mi hanno appena visitata ed ero di 6! Chiedo l'epidurale e ridono:stai per partorire, tra poco hai finito, non ce la facciamo. Mio marito che aveva dovuto far le scale entra di corsa ma lo rispediscono fuori a mettere calzari, cuffia etc. Io urlo di nuovo che mi viene da spingere: ok puoi spingere, dilatazione completa. Mio marito arriva giusto in tempo prima che inizi a spingere. Durante le spinte urlo come non ci fosse un domani, non per il dolore ma perché mi da forza. Dopo la prima spinta mi dicono già che si vede la testa, alla seconda mi chiedono se voglio toccare la testa e la tocco! Alla terza mi dicono che e quasi fuori ed ha tanti capelli e io chiedo di che colore sono, penso di averle allibite. Inizio ad andare in panico perché mi viene da spingere quando non ho contrazioni e cerco di chiudere le gambe. Mio marito cerca di calmarmi e mi mettono i piedi nelle staffe. Alla quarta e ultima spinta esce la testa e subito dopo vedo il mio amore sgusciare fuori da me. Sono le 16,26 poco più di un quarto d'ora dall'ingresso in sala parto. Urlo piangendo la mia gioia, mio marito ha gli occhi pieni di lacrime. Mi dirà dopo che è stato tutto così veloce che non ha capito nulla. Mi mettono aurora subito sul petto, tutta nuda e sporca, e io la bacio lo stesso, la riempio di baci. Provi ad attaccarla ma non vuole e allora stiamo lì abbracciate per le successive due ore. Intanto mi fanno uscire la placenta, mi schiacciano la pancia più volte perché l'utero fatica a ricontrarsi e perdo parecchio sangue, ma io non sento più nulla. Il ginecologo arriva di corsa per assistere al parto ma vedendo aurora tra le mie braccia se ne va. Mi dicono che non ho bisogno di punti, ho solo 2 ematomi e mi mettono il ghiaccio. Ma io non vedo e non sento più nessuno, i miei occhi sono persi negli occhioni della mia bambina
giovedì 24 settembre 2015
lunedì 21 settembre 2015
È nata Aurora!
Lo so, lo so, sono imperdonabile! Ma la fine della gravidanza mi ha assorbito totalmente tra visite e corso prpreparto, poi è nata la nostra cucciola e che ve lo dico a fare. Anche ora sto scrivendo con lei che ciuccia al seno.
Aurora è nata il 9 agosto a 38+1, di 2,570 kg e 47 cm di lunghezza. L'ultimo mese è stato pesantino tra contrazioni sempre più frequenti e una perdita di liquido a causa della quale mi hanno spedito al PS. Non hanno trovato il sacco rotto ma hanno ipotizzato avessi un microforo. Dubbio ancora più concreto quando il Gine alla visita successiva ha trovato il liquido alla soglia minima consentita. Quindi mi sono messa a riposo assoluto con la raccomandazione di correre all'ospedale alla prima perdita. Per fortuna alla fine è andato tutto bene ed ora la nostra piccola dagli occhi grandi è qui a riempire totalmente la nostra vita.
Aurora è nata il 9 agosto a 38+1, di 2,570 kg e 47 cm di lunghezza. L'ultimo mese è stato pesantino tra contrazioni sempre più frequenti e una perdita di liquido a causa della quale mi hanno spedito al PS. Non hanno trovato il sacco rotto ma hanno ipotizzato avessi un microforo. Dubbio ancora più concreto quando il Gine alla visita successiva ha trovato il liquido alla soglia minima consentita. Quindi mi sono messa a riposo assoluto con la raccomandazione di correre all'ospedale alla prima perdita. Per fortuna alla fine è andato tutto bene ed ora la nostra piccola dagli occhi grandi è qui a riempire totalmente la nostra vita.
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